Habitat, diversità funzionale e biologica delle piante commestibili selvatiche in Italia

Il progetto FuD.WE.PIC

Il progetto coinvolge ricercatori delle Università di Palermo, Perugia e del Molise ed è finanziato da Next Generation EU PNRR – Missione 4 "Istruzione e Ricerca" – Componente C2 -investimento 1.1 (PNRR M4.C2.1.1), Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – codice 20227Z93JS_001 – CUP B53D23011830006

FuD.WE.PIC. - Il progetto

Habitat, clima e uso del suolo sono i principali fattori implicati nella conservazione delle piante selvatiche di interesse alimentare

Nell'attuale contesto di rapidi cambiamenti ambientali, dal riscaldamento globale all'uso del suolo, la resilienza degli ecosistemi e la loro capacità di mantenere le funzioni chiave e i servizi correlati cresceranno di importanza.

In questa prospettiva, i paesaggi culturali e rurali svolgeranno un ruolo crescente per la conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici.

Il progetto "FuD.WE.PIC" si propone di valutare le prospettive di conservazione delle piante selvatiche di interesse in Italia, in un quadro multidisciplinare che coinvolge bioclimatologia, etnobotanica, ecologia della vegetazione e del paesaggio.

Nutrimento

Le piante selvatiche di interesse alimentare hanno un ruolo rilevante nella tradizione culinaria italiana e sono state tradizionalmente rispettate e favorite dalle comunità rurali. Aggiungono valore ai paesaggi culturali ed offrono risorse utili per lo sviluppo del turismo rurale e dell'industria alimentare e nutraceutica.

Cambiamento

La diversità delle piante selvatiche di interesse alimentare puiò aiutare ad affrontare le sfide imposte all'agricoltura dal cambiamento globale, aggiunge valore agli ecosistemi e soddisfa la richiesta di paesaggi e terreni agricoli multifunzionali, ben oltre i benefici nutrizionali ed economici ad essa correlati.

Coinvolgimento

In risposta alla crescente standardizzazione dei consumi e dei prodotti, la ricerca e la raccolta delle piante selvatiche di interesse alimentare offre l'opportunità di trascorrere del tempo con gli amici e di entrare in contatto con la natura. Queste attività stanno guadagnando popolarità non solo tra i forager, ma anche tra gli appassionati di escursionismo culturale, attento alla promozione e valorizzazione del patrimonio rurale e delle tradizioni locali.

Il Metodo

Specie, habitat, comunità, conoscenza, conservazione

Metodo FuD.WE.PIC.

Sebbene esista una vasta letteratura scientifica sulle piante selvatiche di interesse alimentare (PSIA), la maggior parte dei documenti disponibili consiste in checklist regionali, variamente corredate da apparati descrittivi sugli usi tradizionali, sulle proprietà nutrizionali o sui potenziali usi per il miglioramento genetico delle piante agrarie, soprattutto con riferimento ai progenitori selvatici delle piante coltivate.

Invece, scarsa attenzione è stata dedicata finora allo studio delle caratteristiche ecologiche e cenologiche delle PSIA, alla loro abbondanza e frequenza relativa in diversi habitat, nonché ai loro tratti funzionali e alla relazione tra questi, gli habitat preferenziali e gli usi tradizionali agro-silvo-pastorali.

Il nostro progetto contribuirà a colmare queste lacune conoscitive per il territorio nazionale, evidenziando il ruolo fondamentale degli habitat e dell’uso del suolo per la conservazione delle PSIA e dei servizi ecosistemici associati ad esse in Italia.

Valuteremo l’incidenza relativa delle PSIA a diverse scale spaziali e cercheremo di evidenziare le relazioni tra PSIA, tipi di vegetazione, clima, morfologia del territorio, altitudine, uso del suolo e sistemi di gestione del territorio; offrendo orientamenti teorici e pratici per una migliore gestione del territorio e della vegetazione che lo caratterizza.

Azioni-Chiave

Il nostro studio esaminerà tutte le PSIA finora conosciute per il territorio italiano sotto diverse prospettive, in particolare utilizzeremo:

  • dati di vegetazione per valutare l'affinità delle PSIA per determinati tipi di habitat e le frequenze relative in diversi habitat e in diverse ecoregioni d'Italia;
  • dati georeferenziati di presenza/assenza delle PSIA per identificare coldspot e hotspot di diversità in Italia ed identificare le variabili ambientali e socio-economiche che maggiormente contribuiscono a determinare i pattern distributivi delle PSIA, valutate attraverso un approccio di partizione della varianza;
  • i tratti funzionali di alcune PSIA diffuse in gran parte del territorio nazionale, per esplorare la loro diversità e variabilità in relazione ai gradienti ecologici (clima, uso del suolo, morfologia del territorio, altitudine) e ai pool di specie locali;
  • la distribuzione delle PSIA per definire il loro optimum climatico e geografico e quantificare potenziali variazioni delle frequenze distributive in relazione a diversi scenari di cambiamento climatico e di uso del suolo;
  • interviste semi-strutturate per valutare il contributo delle PSIA all’integrazione della dieta in diversi contesti territoriali e ambientali.

Domande frequenti

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1. Cosa significa il nome FuD.WE.PIC.?

FuD.WE.PIC. è l'acronimo di "Functional and biological Diversity and habitat assessment of Wild Edible Plants in Italy under different Climate and land-use change scenarios".

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