Rhodiola rosea L.
(a cura di Lorenzo Gallo)
Etimologia: Il nome Rhodiola è un diminutivo del termine greco “Rhodon” che significa rosa, da riferire al profumo che emana il rizoma, specialmente quando tagliato, molto simile a quello delle rose; lo stesso significato è pure attribuibile all'epiteto specifico.
Sinonimi: Sedum rhodiola DC.; Sedum rosea (L.) Scop.
Nomi volgari: rodìola; legno rodio.
Forma biologica e di crescita: emicriptofita.
Tipo corologico: (Circum-) artico-alpina.
Fenologia: boccio: V-VI, fiore: VI-VII, frutto: VII-VIII, diaspora: VIII-IX.
Limiti altitudinali: (1300) 1500-3000 m. s.l.m.
Abbondanza relativa e distribuzione geografica in Italia: Presente lungo quasi tutta la catena alpina con frequenze di reperimento più o meno simili dal Piemonte al Friuli, dove l'ambiente e la quota lo consentono; da confermare in Liguria.
Habitus: pianta erbacea perenne legnosa alla base, alta da 5 a 50 cm con fusti annuali originantisi dal rizoma sotterraneo.
Foglie: piatte, carnose, disposte a spirale lungo il fusto, sessili, glabre, di forma molto variabile da obovata a oblunga a oblanceolata a punta acuta e bse arrotondata di colore verde-glauco, più o meno dentate o serrulate sul margine che a volte è intero. Le foglie sono di 10-30 x 5-15 mm.
Fiore: R. rosea è specie dioica, i fiori maschili e femminili sono dunque separati e portati da individui differenti, rinvenibli con percentuali variabili, nella medesima popolazione naturale; sono noti individui ermafroditi. I fiori in genere sono 4 (5)-meri con petali liberi di colore giallo-verde, pedicellati, di 3-7 mm di lunghezza; calice di 2-2,5 mm con sepali lineari-triangolari di circa 2 mm di lunghezza. I fiori maschili hanno petali di 3 mm di lunghezza con filamenti in n. doppio dei petali. I fiori femminili hanno petali di 2-2,5 mm di lunghezza, ovari connati ventralmente con stilo poco evidente lungo 1 mm.
Frutto: Follicolo eretto a maturità con stilo nettamente incurvato verso l'esterno, entrambi di colore rosso.
Semi: acheni allungati lineari-oblunghi, di 1,2-1,4 mm di lunghezza arrotondati all'apice di colore bruno e costato longitudinalmente.
Polline: Antere giallo-aranciate oblunghe.
Numero cromosomico: n = 11, 18; 2n = 22, (24, 33) 36
Sottospecie e/o varietà: nessuna riconosciuta, nonostante sia nota una forte variabilità morfologica e ecologica, peraltro da ricondurre spesso a fattori ecologici locali.
Habitat ed ecologia: Rupi, praterie alpine, sottoboschi, spesso in zone umide, su silice e su calcare indifferentemente.
Syntaxon (syntaxa) di riferimento: specie caratteristica dell'Androsacenion vandellii.
Life-strategy (sensu Grime et Co.): Stress tolleranti (S).
IUCN: non a rischio (LC).
Farmacopea: Molto nota nel Caucaso (Russia) per le sue virtù medicinali da tempo immemorabile è stata “scoperta” da pochi decenni anche dall'Occidente e oggi è ampiamente commercializzata come estratto del rizoma; le proprietà sarebbero simili a quelle del Ginseng ma molto potenziate: capacità di aumentare la resistenza dell'organismo umano agli sforzi fisici, miglioramento delle prestazioni intellettuali, protezione del muscolo cardiaco, regolazione delle concentrazioni di zuccheri, sali minerali e colesterolo nel sangue, lotta ai radicali liberi ecc. Nuove frontiere si stanno aprendo anche per la lotta contro alcuni tipi di tumore.
Bibliografia:
Aeschimann D., Lauber K., Moser D.M. e Theurillat J.-P., 2004: Flora alpina. Vol. I. Ed. Zanichelli, Bologna.
Gallo L., 2001 Le Crassulaceae della Valle d'Aosta. Distribuzione, morfologia ed ecologia. Monografia n. 3 del Museo reg. Sc. nat. Saint-Pierre - Valle d'Aosta.
Gallo L., 2006 Rhodiola rosea L. (Crassulaceae). Compendio di informazioni relative a una specie di importanza economica mondiale e suggerimenti per l'avvio di una sperimentazione agronomica in Italia. Tip. La Bella Copia, Torino.
Germano C., Ramazanov Z. e Del Mar Bernal Suarez M., 1999 Arctic Root (Rhodiola rosea). The powerful new Ginseng alternative. Kensington Books.
Ohba H., 1981 A revision of the Asiatic species of Sedoideae (Crassulaceae) part 2. Rhodiola (subgen. Rhodiola sect. Rhodiola), J. Fac. Sc. Univ. Tokio, sect. III, 13: 65-119.
Praeger R.L., 1921 An account of the genus Sedum as found in cultivation. Journal of the Royal Horticoltural Society, XLVI: pp 1-314.
Sinonimi: Sedum rhodiola DC.; Sedum rosea (L.) Scop.
Nomi volgari: rodìola; legno rodio.
Forma biologica e di crescita: emicriptofita.
Tipo corologico: (Circum-) artico-alpina.
Fenologia: boccio: V-VI, fiore: VI-VII, frutto: VII-VIII, diaspora: VIII-IX.
Limiti altitudinali: (1300) 1500-3000 m. s.l.m.
Abbondanza relativa e distribuzione geografica in Italia: Presente lungo quasi tutta la catena alpina con frequenze di reperimento più o meno simili dal Piemonte al Friuli, dove l'ambiente e la quota lo consentono; da confermare in Liguria.
Habitus: pianta erbacea perenne legnosa alla base, alta da 5 a 50 cm con fusti annuali originantisi dal rizoma sotterraneo.
Foglie: piatte, carnose, disposte a spirale lungo il fusto, sessili, glabre, di forma molto variabile da obovata a oblunga a oblanceolata a punta acuta e bse arrotondata di colore verde-glauco, più o meno dentate o serrulate sul margine che a volte è intero. Le foglie sono di 10-30 x 5-15 mm.
Fiore: R. rosea è specie dioica, i fiori maschili e femminili sono dunque separati e portati da individui differenti, rinvenibli con percentuali variabili, nella medesima popolazione naturale; sono noti individui ermafroditi. I fiori in genere sono 4 (5)-meri con petali liberi di colore giallo-verde, pedicellati, di 3-7 mm di lunghezza; calice di 2-2,5 mm con sepali lineari-triangolari di circa 2 mm di lunghezza. I fiori maschili hanno petali di 3 mm di lunghezza con filamenti in n. doppio dei petali. I fiori femminili hanno petali di 2-2,5 mm di lunghezza, ovari connati ventralmente con stilo poco evidente lungo 1 mm.
Frutto: Follicolo eretto a maturità con stilo nettamente incurvato verso l'esterno, entrambi di colore rosso.
Semi: acheni allungati lineari-oblunghi, di 1,2-1,4 mm di lunghezza arrotondati all'apice di colore bruno e costato longitudinalmente.
Polline: Antere giallo-aranciate oblunghe.
Numero cromosomico: n = 11, 18; 2n = 22, (24, 33) 36
Sottospecie e/o varietà: nessuna riconosciuta, nonostante sia nota una forte variabilità morfologica e ecologica, peraltro da ricondurre spesso a fattori ecologici locali.
Habitat ed ecologia: Rupi, praterie alpine, sottoboschi, spesso in zone umide, su silice e su calcare indifferentemente.
Syntaxon (syntaxa) di riferimento: specie caratteristica dell'Androsacenion vandellii.
Life-strategy (sensu Grime et Co.): Stress tolleranti (S).
IUCN: non a rischio (LC).
Farmacopea: Molto nota nel Caucaso (Russia) per le sue virtù medicinali da tempo immemorabile è stata “scoperta” da pochi decenni anche dall'Occidente e oggi è ampiamente commercializzata come estratto del rizoma; le proprietà sarebbero simili a quelle del Ginseng ma molto potenziate: capacità di aumentare la resistenza dell'organismo umano agli sforzi fisici, miglioramento delle prestazioni intellettuali, protezione del muscolo cardiaco, regolazione delle concentrazioni di zuccheri, sali minerali e colesterolo nel sangue, lotta ai radicali liberi ecc. Nuove frontiere si stanno aprendo anche per la lotta contro alcuni tipi di tumore.
Bibliografia:
Aeschimann D., Lauber K., Moser D.M. e Theurillat J.-P., 2004: Flora alpina. Vol. I. Ed. Zanichelli, Bologna.
Gallo L., 2001 Le Crassulaceae della Valle d'Aosta. Distribuzione, morfologia ed ecologia. Monografia n. 3 del Museo reg. Sc. nat. Saint-Pierre - Valle d'Aosta.
Gallo L., 2006 Rhodiola rosea L. (Crassulaceae). Compendio di informazioni relative a una specie di importanza economica mondiale e suggerimenti per l'avvio di una sperimentazione agronomica in Italia. Tip. La Bella Copia, Torino.
Germano C., Ramazanov Z. e Del Mar Bernal Suarez M., 1999 Arctic Root (Rhodiola rosea). The powerful new Ginseng alternative. Kensington Books.
Ohba H., 1981 A revision of the Asiatic species of Sedoideae (Crassulaceae) part 2. Rhodiola (subgen. Rhodiola sect. Rhodiola), J. Fac. Sc. Univ. Tokio, sect. III, 13: 65-119.
Praeger R.L., 1921 An account of the genus Sedum as found in cultivation. Journal of the Royal Horticoltural Society, XLVI: pp 1-314.