Silene acaulis (L.) Jacq.
(a cura di Giuseppe Laino)
Etimologia: l’epiteto del genere è di origine incerta; un’ipotesi lo fa derivare da Sileno, compagno di Bacco, bonario ed ebbro demone dei boschi nella mitologia greca, rappresentato con il ventre gonfio come un otre (con allusione al calice rigonfio di alcune specie di questo genere); un’altra ipotesi lo connette alla parola greca sialon = “saliva” con riferimento alla sostanza bianca attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie del genere, ipotesi confermata da Alessandro de Théis (1765-1842) nel suo Glossario di botanica (1810): «Silene dal greco (bava). Varie specie di questo genere distillano lungo il loro stelo un succo viscoso, che prende gl’insetti che gli si avvicinano». L’epiteto specifico è l’aggettivo latino composto da a- privativo e caulis, -is, m. = “gambo, fusto” [Cicerone, Plinio], con il significato complessivo di “privo di fusto” in riferimento al portamento nano, appressato al suolo, della pianta.
Sinonimi: Cucubalus acaulis L., Silene acaulis subsp. arctica Á. Löve & D. Löve, Silene acaulis subsp. exscapa (Allioni) de Candolle, Silene acaulis subsp. subacaulescens (F. M. Williams) Hultén, Silene exscapa Allioni; Xamilensis acaulis (L.) Tzvelev, Silene acaulis (L.) Jacq. subsp. bryoides (Jord.) Nyman.
Nomi volgari: Silene a cuscinetto, Silene acaule, Pan di marmotta, Muschio fiorito.
Forma biologica e di crescita: camefita pulvinosa..
Tipo corologico: circumborale / artico-alpina: diffusa nelle regioni artiche e sulle alte montagne di Europa, Asia e Nordamerica (Alpi, Carpazi, Siberia meridionale, Pirenei, Isole britanniche, Isole Faroe, Montagne Rocciose).
Fenologia: fiore: VI-VIII, frutto: VII-IX, diaspora: VIII-X.
Limiti altitudinali: da 1600 a 2900 m di altitudine.
Abbondanza relativa e distribuzione geografica in Italia: nel nostro Paese cresce, nelle sue diverse sottospecie, in tutto l’arco alpino e nell’Appennino Settentrionale e Centrale.
Habitus: pianta perenne, spesso dioica, glabra, nana, che forma densi e bassi pulvini, alti solo 1-5 cm, larghi, in alcuni casi, anche 30 cm e oltre.
Foglie: dai fusti sotterranei legnosi si sviluppano steli brevissimi, che portano foglie soffici, opposte, imbricate, lineari o lanceolate, intere, appuntite, cigliate ai margini cartilaginosi, lunghe 4-12(-15) mm e larghe 0,8-1,5(-2) mm, con 1(-3) venature.
Fiore: i fiori, pentameri, solitari agli apici degli steli, possono essere unisessuali o ermafroditi, su individui diversi. Calice da tubulare a campanulato, lungo 5-7 mm, tronco alla base, non rigonfio con 10 nervi e denti ottusi lunghi 1-2 mm, glabro, a volte cigliato, violaceo. Corolla larga 8-12 mm, che sboccia appena al di sopra del cuscinetto di foglie. I 5 petali, lunghi 4-6 mm, di norma larghi 2-3 mm, leggermente spatolati e più o meno smarginati, sono di colore variabile dal rosa al violetto. Androceo di 10 stami sporgenti dalla corolla; gineceo con ovario supero tricarpellare sincarpico e 3 stili. La pianta dispiega una “fioritura a compasso”, schiudendo fiori prima nella parte del pulvino esposta a sud, poi nella parte esposta a nord
Frutto: i frutti sono delle piccole capsule triloculari ovoidi lunghe circa un centimetro (fino a due volte più lunghedel calice), che si aprono per 6 dentelli ricurvi apicali, con calice persistente e carpoforo corto (circa 1 mm).
Semi: piccolissimi, marrone chiaro, reniformi, lunghi 0,8-1(-1,2) mm, smussati, un po’ rugosi.
Polline: granuli pollinici monadi, porati, di medie dimensioni (26-50 mµ), sferoidali; perimetro in vista equatoriale: circolare; porati; esina: microechinata-perforata, eutectata. L’impollinazione è entomofila.
Numero cromosomico: 2n = 24.
Sottospecie e/o varietà: specie piuttosto variabile, di cui sono state descritte alcune varietà e sottospecie che a prima vista si differenziano soprattutto per la diversa lunghezza dello scapo fiorale, sebbene questo in ogni caso si allunghi leggermente durante la maturazione delle capsule.
In base a questa caratteristica sono state individuate la sottospecie Silene acaulis ssp longiscapa (Kerner) Hayek, comune soprattutto nelle Alpi Orientali (dalle Lepontine alle Giulie), con gli scapi fiorali lunghi 1-2 cm, la base del calice tronca e i petali di 7-9 mm.
In tutto l’arco alpino cresce spontanea Silene acaulis ssp excapa (All.) Br.-Bl., che, come suggerisce il nome, ha scapi fiorali di pochi millimetri o assenti, la base del calice (lungo 4-6 mm) conica e petali lunghi 5-7 mm e larghi 1,5-2 mm, poco o non smarginati, foglie rigide, lunghe soltanto 3-6 mm, peduncoli che non oltrepassano i 5 mm, un poco alati, capsula lunga 3-5 mm, appena più lunga del calice.
Habitat ed ecologia: rupi, morene, macereti e pascoli, preferibilmente su substrato umido e calcareo. Con la forma a denso cuscinetto la pianta produce da sé un clima più caldo con temperature alte all’interno, in presenza di soleggiamento.
Syntaxon (syntaxa) di riferimento: Seslerion variae.
Life-strategy (sensu Grime & Co.): Stress tolleranti (S).
IUCN: N.A..
Farmacopea: pianta di cui non è noto nessun utilizzo farmacologico.
Bibliografia:
ABBOTT R.J., CHAPMAN H. M., CRAWFORD R. M. M., FORBES D. G. Molecular diversity and derivations of populations of Silene acaulis and Saxifraga oppositifolia from the high Arctic and more southerly latitudes. Molecular Ecology, 4, 2, 199-208, 1995
ALATALO J.M., TOTLAND Ø. Response to simulated climatic change in an alpine and subarctic pollen-risk strategist, Silene acaulis. Global Change Biology, 3, S1, 74-79, 1997
AESCHIMAN D., LAUBER K., MOSER D.M., THEURILLAT J.-P., Flora alpina, atlante delle 4500 piante vascolari delle Alpi, II vol., p. 336, Zanichelli, Bologna.
BENEDICT J.B. Use of Silene acaulis for Dating: The Relationship of Cushion Diameter to Age. Arctic and Alpine Research, 21, 1, 91-96, 1989
DEBORAH L.M. Impact of a pollinator-transmitted disease on reproduction in healthy Silene acaulis. Ecology,78,1471-1480, 1997
DELLA BEFFA M.T., Fiori di montagna (Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di fiori alpini più diffusi), Istituto Geografico De Agostini SpA, Novara, 1998.
HALBRITTER H., Silene acaulis. In: BUCHNER R. & WEBER M. (2000 onwards). PalDat - a palynological database: Descriptions, illustrations, identification, and information retrieval.
LAUBER K., WAGNER G., Flora Helvetica (Flore illustrée de Suisse), 2ème édition, Editions Paul Haupt, 2001.
MORRIS W., DOAK D. Life history of the long-lived gynodioecious cushion plant Silene acaulis (Caryophyllaceae), inferred from size-based population projection matrices. Am. J. Bot., 85, 6, 784, 1988
SHYKOFF J.A. Maintenance of Gynodioecy in Silene acaulis (Caryophyllaceae): Stage-Specific Fecundity and Viability Selection. American Journal of Botany, 75, 6, 844-850, 1988.
www.dryades.eu
http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=250060827
www.paldat.org
Sinonimi: Cucubalus acaulis L., Silene acaulis subsp. arctica Á. Löve & D. Löve, Silene acaulis subsp. exscapa (Allioni) de Candolle, Silene acaulis subsp. subacaulescens (F. M. Williams) Hultén, Silene exscapa Allioni; Xamilensis acaulis (L.) Tzvelev, Silene acaulis (L.) Jacq. subsp. bryoides (Jord.) Nyman.
Nomi volgari: Silene a cuscinetto, Silene acaule, Pan di marmotta, Muschio fiorito.
Forma biologica e di crescita: camefita pulvinosa..
Tipo corologico: circumborale / artico-alpina: diffusa nelle regioni artiche e sulle alte montagne di Europa, Asia e Nordamerica (Alpi, Carpazi, Siberia meridionale, Pirenei, Isole britanniche, Isole Faroe, Montagne Rocciose).
Fenologia: fiore: VI-VIII, frutto: VII-IX, diaspora: VIII-X.
Limiti altitudinali: da 1600 a 2900 m di altitudine.
Abbondanza relativa e distribuzione geografica in Italia: nel nostro Paese cresce, nelle sue diverse sottospecie, in tutto l’arco alpino e nell’Appennino Settentrionale e Centrale.
Habitus: pianta perenne, spesso dioica, glabra, nana, che forma densi e bassi pulvini, alti solo 1-5 cm, larghi, in alcuni casi, anche 30 cm e oltre.
Foglie: dai fusti sotterranei legnosi si sviluppano steli brevissimi, che portano foglie soffici, opposte, imbricate, lineari o lanceolate, intere, appuntite, cigliate ai margini cartilaginosi, lunghe 4-12(-15) mm e larghe 0,8-1,5(-2) mm, con 1(-3) venature.
Fiore: i fiori, pentameri, solitari agli apici degli steli, possono essere unisessuali o ermafroditi, su individui diversi. Calice da tubulare a campanulato, lungo 5-7 mm, tronco alla base, non rigonfio con 10 nervi e denti ottusi lunghi 1-2 mm, glabro, a volte cigliato, violaceo. Corolla larga 8-12 mm, che sboccia appena al di sopra del cuscinetto di foglie. I 5 petali, lunghi 4-6 mm, di norma larghi 2-3 mm, leggermente spatolati e più o meno smarginati, sono di colore variabile dal rosa al violetto. Androceo di 10 stami sporgenti dalla corolla; gineceo con ovario supero tricarpellare sincarpico e 3 stili. La pianta dispiega una “fioritura a compasso”, schiudendo fiori prima nella parte del pulvino esposta a sud, poi nella parte esposta a nord
Frutto: i frutti sono delle piccole capsule triloculari ovoidi lunghe circa un centimetro (fino a due volte più lunghedel calice), che si aprono per 6 dentelli ricurvi apicali, con calice persistente e carpoforo corto (circa 1 mm).
Semi: piccolissimi, marrone chiaro, reniformi, lunghi 0,8-1(-1,2) mm, smussati, un po’ rugosi.
Polline: granuli pollinici monadi, porati, di medie dimensioni (26-50 mµ), sferoidali; perimetro in vista equatoriale: circolare; porati; esina: microechinata-perforata, eutectata. L’impollinazione è entomofila.
Numero cromosomico: 2n = 24.
Sottospecie e/o varietà: specie piuttosto variabile, di cui sono state descritte alcune varietà e sottospecie che a prima vista si differenziano soprattutto per la diversa lunghezza dello scapo fiorale, sebbene questo in ogni caso si allunghi leggermente durante la maturazione delle capsule.
In base a questa caratteristica sono state individuate la sottospecie Silene acaulis ssp longiscapa (Kerner) Hayek, comune soprattutto nelle Alpi Orientali (dalle Lepontine alle Giulie), con gli scapi fiorali lunghi 1-2 cm, la base del calice tronca e i petali di 7-9 mm.
In tutto l’arco alpino cresce spontanea Silene acaulis ssp excapa (All.) Br.-Bl., che, come suggerisce il nome, ha scapi fiorali di pochi millimetri o assenti, la base del calice (lungo 4-6 mm) conica e petali lunghi 5-7 mm e larghi 1,5-2 mm, poco o non smarginati, foglie rigide, lunghe soltanto 3-6 mm, peduncoli che non oltrepassano i 5 mm, un poco alati, capsula lunga 3-5 mm, appena più lunga del calice.
Habitat ed ecologia: rupi, morene, macereti e pascoli, preferibilmente su substrato umido e calcareo. Con la forma a denso cuscinetto la pianta produce da sé un clima più caldo con temperature alte all’interno, in presenza di soleggiamento.
Syntaxon (syntaxa) di riferimento: Seslerion variae.
Life-strategy (sensu Grime & Co.): Stress tolleranti (S).
IUCN: N.A..
Farmacopea: pianta di cui non è noto nessun utilizzo farmacologico.
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ALATALO J.M., TOTLAND Ø. Response to simulated climatic change in an alpine and subarctic pollen-risk strategist, Silene acaulis. Global Change Biology, 3, S1, 74-79, 1997
AESCHIMAN D., LAUBER K., MOSER D.M., THEURILLAT J.-P., Flora alpina, atlante delle 4500 piante vascolari delle Alpi, II vol., p. 336, Zanichelli, Bologna.
BENEDICT J.B. Use of Silene acaulis for Dating: The Relationship of Cushion Diameter to Age. Arctic and Alpine Research, 21, 1, 91-96, 1989
DEBORAH L.M. Impact of a pollinator-transmitted disease on reproduction in healthy Silene acaulis. Ecology,78,1471-1480, 1997
DELLA BEFFA M.T., Fiori di montagna (Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di fiori alpini più diffusi), Istituto Geografico De Agostini SpA, Novara, 1998.
HALBRITTER H., Silene acaulis. In: BUCHNER R. & WEBER M. (2000 onwards). PalDat - a palynological database: Descriptions, illustrations, identification, and information retrieval.
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SHYKOFF J.A. Maintenance of Gynodioecy in Silene acaulis (Caryophyllaceae): Stage-Specific Fecundity and Viability Selection. American Journal of Botany, 75, 6, 844-850, 1988.
www.dryades.eu
http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=250060827
www.paldat.org