Muscari neglectum Guss. ex Ten.
(a cura di Giuseppe Laino)
Etimologia: l’epiteto del genere deriva dal latino muscus, -i, m. = “musco” [Orazio], “muschio” (profumo) [San Gerolamo]; venne attribuito dal botanico Carolus Clusius (Arras 1526-Leiden 1609), per il profumo dei fiori di alcune varietà somigliante a quello del muschio. L’epiteto specifico è l’aggettivo latino neglectus, -a, -um = “negletto, trascurato” con riferimento, probabilmente, all’aspetto modesto della pianta.
Sinonimi: Bothryanthus atlanticus (Boiss. & Reut.) Nyman, Muscari atlanticum Boiss. & Reut., Bothryanthus neglectus (Guss.) Kunth, Bothryanthus commutatus (Guss.) Kunth, Bothryanthus mordoanus (Heldr.) Nyman, Muscari leucostomum Woronow, Muscari mordoanum Heldr., Hyacinthus racemosus L., nom. ambig., Bothryanthus odorus Kunth, Muscari racemosum (L.) Lam. & DC., Muscari granetense Freyn, Muscari neumayrii (Heldr.) Boiss., Muscari skorpilii Velen., Leopoldia neumayrii Heldr., Muscari vandasii Velen.
Nomi volgari: Muscari ignorato, Muscari trascurato, Muscari negletto, Muschini selvatici, Pentolini.
Forma biologica e di crescita: geofita bulbosa.
Tipo corologico: eurimediterraneo (caratteristica del bacino del Mediterraneo europeo).
Fenologia: fiore: III-VI, frutto: IV-VII, diaspora: V-.VIII.
Limiti altitudinali: dal piano a 800 m di altitudine.
Abbondanza relativa e distribuzione geografica in Italia: nel nostro Paese la specie è comune su tutto il territorio continentale e insulare, maggiormente al Nord, oltre che nelle isole dell’arcipelago toscano e nelle Tremiti. Presenza dubbia nel Lazio.
Habitus: erbacea perenne, con un bulbo ovoide (2-3 x 2-2,5 cm), con tuniche marrone scuro, generalmente accompagnato da alcuni bulbilli, e scapo fiorale che raggiunge i 10-20 cm di altezza.
Foglie: le foglie, in numero di 3-6, sono lineari, flaccide, lisce, lucide, largamente scanalate, lunghe 20-30 cm (molto più lunghe del fusto fiorale), larghe 3-5 mm, striate sul dorso, leggermente ricadenti, a sezione semicircolare, con apice improvvisamente contratto.
Fiore: i fiori sono raccolti in un’infiorescenza a racemo ovale lunga 2-6 cm e compatta costituita da 20-40 elementi. I fiori, portati da peduncoli inclinati o penduli lunghi 3-5 mm, hanno perigonio da ovato oblungo a oblungo urceolato o cilindrico (4-6 x 2-3 mm), hanno colorazione che passa dall’azzurro più chiaro al blu scuro, con la fauce orlata di bianco. I fiori apicali sono sterili e di colorazione più chiara.
Frutto: il frutto è una capsula arrotondata alla sommità (5-7 x 5-7 mm), che si apre in tre valve per liberare i semi.
Semi: piccoli, finemente striati.
Polline: granuli pollinici monadi, di medie dimensioni (26-50 mµ), sferoidali; perimetro in vista equatoriale: circolare; solcati; esina: reticolata-perforata, semitectata; footlayer continuo; intina: assente; cellule n. 2. L’impollinazione è entomofila.
Numero cromosomico: 2n = 18, 45, 54, 72.
Sottospecie e/o varietà: nessuna.
Habitat ed ecologia: coltivi sarchiati, vigneti, prati poco umidi; vegeta in terreni limosi ed argillosi, ricchi di calcare; pianta rara, ma presente con numerosi esemplari nel suo habitat. Un tempo veniva coltivata come pianta ornamentale nei giardini di campagna (dove si aveva l’accortezza di posizionare il bulbo in pieno sole per evitare che nella crescita della piantina prevalesse lo sviluppo fogliare), donde si è diffusa inselvatichendo. Presente soprattutto nelle regioni viticole.
Syntaxon (syntaxa) di riferimento: Festuco-Brometea sull’arco alpino e prealpino.
Life-strategy (sensu Grime & Co.): Stress tolleranti (S).
IUCN: N.A.
Farmacopea: pianta priva di qualsiasi utilizzo farmacologico.
Bibliografia:
AESCHIMAN D., LAUBER K., MOSER D. M., THEURILLAT J.-P., Flora alpina, atlante delle 4500 piante vascolari delle Alpi, II vol., p. 1054, Zanichelli, Bologna.
AICHELE D., GOLTE-BECHTLE M., Che fiore è questo? Edizione Club degli Editori, Milano.
AKTUNA G., Muscari neglectum. In: BUCHNER R. & WEBER M. (2000 onwards). PalDat - a palynological database: Descriptions, illustrations, identification, and information retrieval.
DOUSSI M.A., THANOS C.A. Ecophysiology of seed germination in Mediterranean geophytes. 1. Muscari spp. Seed Science Research, 12, 03, 193-201, 2002.
FITZGERALD R. Is there a difference? Populations of Muscari neglectum Guss. ex Ten. Watsonia, 15, 4, 425, 1985
GARBARI F. Muscari neglectum Guss. e M. atlanticum Boiss. et Reuter (Hyacinthaceae). Tipi, caratteristiche e considerazioni sulle due specie. Inform. Bot. Ital. 35. 329-336, 2003
LAUBER K., WAGNER G., Flora Helvetica (Flore illustrée de Suisse), 2ème édition, Editions Paul Haupt, 2001.
PIZZETTI I., Enciclopedia dei Fiori e del Giardino, Garzanti Editore, I edizione, 1998.
http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=242101785
www.paldat.org
Sinonimi: Bothryanthus atlanticus (Boiss. & Reut.) Nyman, Muscari atlanticum Boiss. & Reut., Bothryanthus neglectus (Guss.) Kunth, Bothryanthus commutatus (Guss.) Kunth, Bothryanthus mordoanus (Heldr.) Nyman, Muscari leucostomum Woronow, Muscari mordoanum Heldr., Hyacinthus racemosus L., nom. ambig., Bothryanthus odorus Kunth, Muscari racemosum (L.) Lam. & DC., Muscari granetense Freyn, Muscari neumayrii (Heldr.) Boiss., Muscari skorpilii Velen., Leopoldia neumayrii Heldr., Muscari vandasii Velen.
Nomi volgari: Muscari ignorato, Muscari trascurato, Muscari negletto, Muschini selvatici, Pentolini.
Forma biologica e di crescita: geofita bulbosa.
Tipo corologico: eurimediterraneo (caratteristica del bacino del Mediterraneo europeo).
Fenologia: fiore: III-VI, frutto: IV-VII, diaspora: V-.VIII.
Limiti altitudinali: dal piano a 800 m di altitudine.
Abbondanza relativa e distribuzione geografica in Italia: nel nostro Paese la specie è comune su tutto il territorio continentale e insulare, maggiormente al Nord, oltre che nelle isole dell’arcipelago toscano e nelle Tremiti. Presenza dubbia nel Lazio.
Habitus: erbacea perenne, con un bulbo ovoide (2-3 x 2-2,5 cm), con tuniche marrone scuro, generalmente accompagnato da alcuni bulbilli, e scapo fiorale che raggiunge i 10-20 cm di altezza.
Foglie: le foglie, in numero di 3-6, sono lineari, flaccide, lisce, lucide, largamente scanalate, lunghe 20-30 cm (molto più lunghe del fusto fiorale), larghe 3-5 mm, striate sul dorso, leggermente ricadenti, a sezione semicircolare, con apice improvvisamente contratto.
Fiore: i fiori sono raccolti in un’infiorescenza a racemo ovale lunga 2-6 cm e compatta costituita da 20-40 elementi. I fiori, portati da peduncoli inclinati o penduli lunghi 3-5 mm, hanno perigonio da ovato oblungo a oblungo urceolato o cilindrico (4-6 x 2-3 mm), hanno colorazione che passa dall’azzurro più chiaro al blu scuro, con la fauce orlata di bianco. I fiori apicali sono sterili e di colorazione più chiara.
Frutto: il frutto è una capsula arrotondata alla sommità (5-7 x 5-7 mm), che si apre in tre valve per liberare i semi.
Semi: piccoli, finemente striati.
Polline: granuli pollinici monadi, di medie dimensioni (26-50 mµ), sferoidali; perimetro in vista equatoriale: circolare; solcati; esina: reticolata-perforata, semitectata; footlayer continuo; intina: assente; cellule n. 2. L’impollinazione è entomofila.
Numero cromosomico: 2n = 18, 45, 54, 72.
Sottospecie e/o varietà: nessuna.
Habitat ed ecologia: coltivi sarchiati, vigneti, prati poco umidi; vegeta in terreni limosi ed argillosi, ricchi di calcare; pianta rara, ma presente con numerosi esemplari nel suo habitat. Un tempo veniva coltivata come pianta ornamentale nei giardini di campagna (dove si aveva l’accortezza di posizionare il bulbo in pieno sole per evitare che nella crescita della piantina prevalesse lo sviluppo fogliare), donde si è diffusa inselvatichendo. Presente soprattutto nelle regioni viticole.
Syntaxon (syntaxa) di riferimento: Festuco-Brometea sull’arco alpino e prealpino.
Life-strategy (sensu Grime & Co.): Stress tolleranti (S).
IUCN: N.A.
Farmacopea: pianta priva di qualsiasi utilizzo farmacologico.
Bibliografia:
AESCHIMAN D., LAUBER K., MOSER D. M., THEURILLAT J.-P., Flora alpina, atlante delle 4500 piante vascolari delle Alpi, II vol., p. 1054, Zanichelli, Bologna.
AICHELE D., GOLTE-BECHTLE M., Che fiore è questo? Edizione Club degli Editori, Milano.
AKTUNA G., Muscari neglectum. In: BUCHNER R. & WEBER M. (2000 onwards). PalDat - a palynological database: Descriptions, illustrations, identification, and information retrieval.
DOUSSI M.A., THANOS C.A. Ecophysiology of seed germination in Mediterranean geophytes. 1. Muscari spp. Seed Science Research, 12, 03, 193-201, 2002.
FITZGERALD R. Is there a difference? Populations of Muscari neglectum Guss. ex Ten. Watsonia, 15, 4, 425, 1985
GARBARI F. Muscari neglectum Guss. e M. atlanticum Boiss. et Reuter (Hyacinthaceae). Tipi, caratteristiche e considerazioni sulle due specie. Inform. Bot. Ital. 35. 329-336, 2003
LAUBER K., WAGNER G., Flora Helvetica (Flore illustrée de Suisse), 2ème édition, Editions Paul Haupt, 2001.
PIZZETTI I., Enciclopedia dei Fiori e del Giardino, Garzanti Editore, I edizione, 1998.
http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=242101785
www.paldat.org