Mentha aquatica L. subsp. aquatica

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Lamiaceae - Mentha aquatica L. subsp. aquatica; Pignatti 1982: n. 3249; Mentha aquatica L.
Plant List: accettato
Mentha aquatica L.
(a cura di Giuseppe Laino)

Etimologia: l’epiteto del genere è il nome latino mentha, o menta, -ae, f. = “menta” (erba) [Ovidio et al.] con il quale le specie erano note ai Romani, ereditato dal greco (vedi oltre). Secondo alcuni il nome deriverebbe dal latino mens = “mente”, essendo diffusa nel passato l’opinione che l’infuso di menta rafforzasse la memoria. L’epiteto specifico è l’aggettivo latino aquaticus, -a, -um = “acquatico, acquoso” [Ovidio et al.] con chiaro riferimento all’habitat vegetazionale.
Sinonimi:
Mentha hirsuta Huds., Mentha acuta Strail, Mentha affinis Boreau, Mentha benearnensis Gandoger, Mentha braunii Oborny, Mentha capitata Opiz, Mentha cetica H. Braun, Mentha crenatodentata Strali, Mentha denticulata Strail, Mentha dichrocalyx Gandoger, Mentha dubia Chaix ex Vill., Mentha grandidentata Strail, Mentha litoralis (Hartman) Neuman, Mentha lloydii Boreau, Mentha riparia Schreber in Scheigger & Koerte, Mentha schleicheri Opiz, Mentha umbrosa Opiz, Mentha weiniana Opiz ex Déséglise.
Nomi volgari:
Menta acquatica, Menta d'acqua (italiano). Liguria: Mentassu. Piemonte: Mentass. Lombardia: Menta salvadega (Como). Veneto: Mentastro; Puniol (Treviso). Emilia-Romagna: Mintastar; Menta d'acqua (Romagna). Toscana: Menta bianca, Menta d’acqua. Marche: Mentone. Abruzzi: Menta pedacqua (Larino). Campania: Amenta. Calabria: Menta servaggia. Sicilia: Balsamita aquatica, Balsamita d'acqua, Barsamita nobili; Mintastru d'acqua (Etna). Sardegna: Menta de riu.
Forma biologica e di crescita:
emicriptofita scaposa.
Tipo corologico:
paleotemperato. Di provenienza euroasiatica e nordafricana, è divenuta subcosmopolita.
Fenologia:
fiore: VI-X, frutto: VII-XI, diaspora: VIII-XII.
Limiti altitudinali: dal piano a 1200 m di altitudine.
Abbondanza relativa e distribuzione geografica in Italia: nel nostro Paese la specie è molto comune in tutto il territorio continentale e insulare.
Habitus: erbacea perenne, robusta, cespugliosa, verde grigiastra, che emana un odore intensamente aromatico, dotata di un rizoma legnoso che produce numerosi stoloni epigei fogliosi; il fusto, alto 20-50(-100) cm, eretto o ascendente, è leggermente pubescente, di colore rossastro, a sezione più o meno quadrangolare, ramificato nella parte superiore.
Foglie:
le foglie, opposte a due a due, decussate, lunghe 2-6(-8) cm, hanno un picciolo breve ma sempre evidente e marcato da un profondo solco nella superficie superiore; sono ovali oblunghe o tondeggianti, l’apice è acuto nelle foglie allungate e ottuso in quelle ovali o rotonde; il margine è sempre dentato; la superficie è glabra nella pagina superiore, mentre quella inferiore è tomentosa specialmente lungo le nervature per peli applicati.
Fiore:
i fiori, profumati, ermafroditi, rosa o violacei, talvolta molto chiari, sono riuniti in infiorescenze ovoidi che formano capolini inseriti all’apice del fusto e, al di sotto di questi, su peduncoli in verticilli all’ascella delle foglie superiori; il calice, verde rossastro, è tubulare, terminato da cinque denti triangolari acuti ed è peloso in massima parte lungo le dieci nervature; la corolla, lunga 5-7 mm, è tubulare, pelosa internamente ed esternamente ed è terminata da quattro lobi di cui uno più grande degli altri e talvolta bilobato. Androceo di 4 stami che sporgono lungamente dal tubo corollino portanti antere bilobate gialle; gineceo con ovario supero formato da 4 carpelli, stilo bifido.
Frutto:
il frutto è formato da 4 acheni di forma ovale con la superficie coperta da piccole verruche.
Polline:
granuli pollinici monadi, di medie dimensioni (26-50 mµ), oblati; perimetro in vista equatoriale: ellittico; esacolpati; esina: reticulata, semitectata; footlayer discontinuo; intina compatta; cellule n. 3. L’impollinazione è entomofila. Ottima pianta mellifera.
Numero cromosomico: 2n = 96.
Sottospecie e/o varietà: dall’incrocio tra Mentha aquatica L. e Mentha spicata L. (Menta romana) è nato spontaneamente, intorno al 1750, il famoso ibrido Mentha x piperita L., dall’infiorescenza spiciforme, che comprende numerose forme orticole, particolarmente ricche di oli essenziali.
Habitat ed ecologia: luoghi umidi, sponde, fossi, canneti di acque stagnanti e correnti, rive, prati e campi; cresce in terreni limosi, un po’ acidi; pianta indifferente al substrato; se presente nei campi indica che c’è dell’umidità; pianta diffusa.
Syntaxon (syntaxa) di riferimento: Phragmito-Magnocaricetea.
Life-strategy (sensu Grime & Co.): Stress tolleranti (S).
IUCN: N.A..
Farmacopea:
la pianta contiene un olio essenziale (composto specialmente da mentolo, cineolo, mentofurano, terpeni, ecc.), resine e sostanze amare. La droga è costituita dalle foglie e dalle sommità fiorite. La Menta acquatica è una delle specie di Menta più conosciute e usate sotto il profilo aromatico ed erboristico. Nel settore farmaceutico e alimentare trova largo impiego per il suo olio essenziale che ha una nota aromatica particolare.
Le prerogative salutari della Menta acquatica sono quelle caratteristiche delle altre mente, e cioè quelle di stimolare la secrezione gastrica e i processi digestivi, bloccare le fermentazioni intestinali, attenuare spasmi e dolori colici, sedare nausea e vomito.
Altre proprietà della Menta acquatica sono il buon potere antimicrobico, che viene sfruttato per uso sia interno che esterno, e ancora, per uso esterno, quelle leggermente analgesiche, rinfrescanti e antipruriginose.
Le preparazioni bevibili di Menta acquatica, innocue a dosi abbastanza larghe, possono dare luogo a fenomeni ipnotici e di intolleranza gastrica se usate in quantità eccessiva per periodi di tempo troppo prolungati.

Usi:
le proprietà tonico-astringenti e rinfrescanti di questa pianta hanno indotto le industrie cosmetiche ad usarla nella preparazione di dentifrici e collutori, di creme decongestionanti, di lozioni dermopurificanti, di saponi e bagnoschiuma, e di acque distillate rinfrescanti e decongestionanti.
Le foglie e i fiori freschi vengono usati nella preparazione di insalate miste, salse e marinate per carni e pesce, giardiniere di legumi e fagioli, per insaporire macedonie, gelatine, confetture, pasticceria, bevande analcoliche, sciroppi, succhi, grappe, liquori, amari, e per la preparazione di caramelle e gomme da masticare.

Curiosità:
in Italia e in tutta l’Europa meridionale l’uso della menta in cucina risale all’Età della pietra e 2000 anni fa i Romani coltivavano una pianta che si ritiene fosse proprio Menta acquatica che è tuttora una tra le mente più comuni in Italia. Usata nell’antichità come “sale odoroso”, Menta acquatica trovava anche numerose applicazioni in medicina, particolarmente per la cura del mal di stomaco e dei dolori all’orecchio.
Miti e leggende:
il nome Mentha proviene dalla mitologia greca e ricorda la ninfa Mintha, amata da Plutone. La leggenda (una delle numerose versioni), narra che Proserpina regina dell’ Ade, sorprese il marito Plutone in amorosi colloqui con una giovane fanciulla di nome Menthes (Minta) della quale il dio degli inferi si era perdutamente innamorato. Presa dall’ira Proserpina per vendicarsi trasformò la bella giovane in una pianta, la Menta, che da allora è simbolo del freddo, del timore e dell’ardore dell’amore.
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B. Petriglia, senza dati
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M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
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M. Kleih, Curiglia-Monteviasco, 900-1050 m slm, 01-08-2003
M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
M. La Rosa, Alpe della Grotta, Stazzema, 06-06-2007
G. Laino, Orto Botanico Brera, Milano, 29-08-2007
G. Laino, Orto Botanico Brera, Milano, 29-08-2007

Distribuzione


■ autoctona ■ alloctona ■ incerta ■ scomparsa ■ assente

Caratteristiche

Relazioni con l'uomo
[ C ] C: specie di interesse alimentare e/o aromatico
[ O ] O: specie di interesse farmaceutico-officinale
[ P ] P: specie velenose - tossiche - stupefacenti - psicotrope - irritanti - fotosensibilizzanti
[ A ] A: specie con polline allergenico.
Biologia riproduttiva

ER (ermafrodita): specie con organi maschili e femminili riuniti nel medesimo fiore.

[ EP - AC+HC ] EP (entomofilia): Il polline è trasportato da insetti, che vengono indotti a visitare il fiore con svariate strategie di richiamo, con o senza ricompensa; AC (anemocoria): Semi dispersi dalle correnti aeree, sia perché incospicui, sia perché presentano peli, setole, pappi ecc; HC (idrocoria): Semi dispersi dall’acqua.

Indici di Ellenberg

Salinità: 0

L: 7; T: 5; C: 5; U: 9; R: 7; N: 4;

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